Parte 1
Tutto ebbe inizio un lontano autunno di molti anni fa...
Una giovane fanciulla, Farha, sopraffatta da un puro sentimento di devozione e riconoscenza nei confronti dei propri cari, scelse di incamminarsi verso una strada che non riteneva percorribile.
Il nome di quella strada era "Via dell'Ignoto".
Tutte le persone vicine a Farha desideravano che lei intraprendesse quel percorso nella speranza che, anche ella come altri, riuscisse a trarne il maggior beneficio. Nell'epoca e nel villaggio di appartenenza della donzella, era consuetudine comune credere che, percorrendo quella via intrinseca di sfide e giungendo al termine di essa, il viaggiatore, riuscisse ad impossessarsi di una conoscenza in grado di fornirgli i numeri per poter dimostrare al mondo tutte le sue capacità.
Così allietata all'idea di rendere felici i suoi accaniti sostenitori, scelse di fare il possibile per riuscirci.
Decise di percorrere “Via dell’Ignoto” imboccando il “Sentiero delle verruche”.
Intraprendere quel percorso, era cosa risaputa, costava tempo, fatica e denaro.
I genitori di Farha avrebbero fatto il possibile per permettere alla figlia di emergere. Per il padre e la madre non era un problema fare sacrifici per il bene di uno dei frutti del loro amore.
E così fecero.
Con i soldi ricavati dalla vendita della loro capra migliore, le comprarono un comodo e pratico zainetto super-funzionale; dotato di erbario, bussola, coltello, coperte per la notte, sacco con fieno, legnetti, cappello, vestiti vari, dizionario, orologio, occhiali, spazzolino, pupazzo per la notte, calzini, sgabello, tavolino, carta e penna.
La fanciulla, incerta sul suo futuro, s'incamminò con lo zainetto (si fa per dire) sulle spalle...
Camminare verso "Via dell'Ignoto" con il peso dei sacrifici dei suoi genitori, era più difficile di quanto pensasse, ma Farha decise di continuare ugualmente quello che era ormai diventato il suo tragitto.