Assurdo, strano e triste mondo

Assurdo, strano e triste mondo

Il mio stato d’animo si riversa sul mio modo di scrivere, che oggi apparirà arrabbiato, duro e cattivo. Sì, sono nervosa e lo sono per svariati motivi. Oggi non ho ricevuto buone notizie: un progetto, un sogno, una speranza, oggi è diventato solo fumo. Altra nebbia, altro grigiore da aggiungere a questa triste città, a questo triste mondo.

 

È un mondo che non mi piace, è un mondo di squali. Dicono che mi devo adattare, devo imparare, devo reagire. Devo essere cattiva, insomma. Imparare a non farmi mettere i piedi in testa e farmi rispettare. È una giungla, una savana, un ring, un campo di battaglia. Il mondo è tutto tranne che un posto sereno. No, io non ci sto. Non ho intenzione di andare contro al mio modo d’essere. Non ho intenzione di diventare uno squalo solo perché il mondo ne è pieno. Chiamatemi “salmone”, chiamatemi “cretina”, ma questa sono io.

 

Io lo so che le buone notizie arriveranno anche per me. E me le godrò mille volte di più, perché sarò rimasta fedele a ciò che sono: un’illusa, un salmone, una cretina.